PROGETTI DEL COMITATO IN SÃO BERNARDO
SINTESI DEI PROGETTI REALIZZATI A SÃO BERNARDO DO CAMPO BRASILE NEGLI ULTIMI ANNI E PROGRAMMAZIONE FUTURA FINO AL 2020
- Sostenere il Centro di Formazione Professionale “Pe. Leo Commissari” a São Bernardo do Campo dove vengono proposti corsi gratuiti a molti giovani, donne e disoccupati che vivono in condizioni di grave disagio, offrendo quindi loro la possibilità di costruirsi un futuro dignitoso attraverso il lavoro per promuovere la dignità e il riscatto dei più emarginati. ( nell’anno SCOLASTICO 2017/ 2018 si sono formate 450 persone nei corsi di taglio e cucito, panificazione, pasticceria, informatica, elettrica) Per il 2019/2020 verranno promossi corsi professionalizzanti di assistente veterinario, informatica, panificazione , pasticceria, elettricità residenziale, barbiere, taglio e cucito, meccanica auto, carrozziere, lucidatura e specchiatura auto, Imprenditoria.
- Accogliere e sostenere bambini, ragazzi e i loro genitori che vivono in contesti di degrado, di disagio familiare, economico e psicologico con un progetto che ha come obiettivi: il rafforzamento dei vincoli familiari e comunitari ( 50 famiglie e 120 bambini nel 2018). Per l’anno scolastico 2019 - 2020 verrà riproposto.
- Contribuire alla manutenzione dell’asilo Margherita che ospita 85 bimbi dai 3 ai 6 anni con l’obiettivo di fornire momenti di vita e crescita serena ed armonica in ambienti accoglienti, piacevoli , divertenti ed assicurare pasti quotidiani.
- Collaborare al proseguimento del progetto Colibrì, già avviato lo scorso anno scolastico, che si rivolgerà a circa 400 ragazzi e ragazze offrendo , in ambiente protetto e piacevolmente accogliente, ore di attività ludiche, sportive, artistiche, culturali offrendo la possibilità di frequentare “officine” educative, formative, socializzanti lontano dalla strada , dalle violenze, dalle tentazioni della droga e della prostituzione infantile rafforzando contemporaneamente l’autostima, l’autonomia e il protagonismo. ( 790 alunni hanno partecipato alle officine” di musica (chitarra, flauto, percussioni) danza, teatro, capoeira, calcio, skate, lingua spagnola, lingua inglese.) Per l’anno scolastico 2018 - 2020 verrà riproposto.
- Acquistare 100 computer per rinnovare il parco macchine di due aule di informatica divenute obsolete. ( Sostituzione che avverrà per trance).
Breve storia del lavoro svolto
Dai progetti di promozione sociale iniziati nel 1989, l’attività del Comitato si è progressivamente modificata adeguandosi ai nuovi bisogni, su imput prima di Don Leo Commissari poi degli operatori, dell’Associazione ASSOCIAÇÃO DE PROMOÇÃO HUMANA E RESGATE DA CIDADANIA che gestiscono insieme a Suor Daniela il Centro di formazione professionale Don Leo Commissari e che lavoravano sul campo. Nel 1996 è stato costruito, col contributo della città di Imola, delle aziende imolesi SACMI e CEFLA, dell’Amministrazione Comunale di Imola, della Curia e del Comitato, un grande centro di Formazione professionale intitolato al sacerdote Don Leo Commissari, (ucciso 20 anni fa nella favela in cui aveva scelto di abitare) per dare una formazione ai giovani, alle donne, ai disoccupati che vivevano e vivono in favelas in condizioni di estremo disagio e povertà, affinché potessero accedere ad un lavoro. La scuola si compone di due corpi : il primo inaugurato nel 1996, il secondo nel 2001 per un totale di superficie di mq.3.612 così utilizzati: 1200 mq di aule per lezioni teoriche e aule attrezzate e 1450 mq di sale, laboratori a ampi spazi per attività culturali e sportive.
A luglio 2002 iniziò il primo grosso progetto “ Sviluppo dell’occupazione giovanile e femminile in favelas a São Bernardo do Campo attraverso azioni di cooperazione decentrata Italia Brasile”. Era un progetto triennale cofinanziato dal Ministero degli affari esteri e vide impegnato il Comitato per 258.000Euro e il Ministero per 774.000 Euro. L’obiettivo era di contribuire alla promozione dell’occupazione soprattutto tra i giovani e le donne , e conseguentemente a sradicare le condizioni di povertà estrema in cui vivevano migliaia di famiglie nella periferia urbana di São Bernardo.

Dal 2003 furono realizzati annualmente progetti in collaborazione con la Regione : - un progetto riguardante l’allestimento di un’aula informatica ad alto livello tecnologico ed i relativi corsi di formazione. Altri progetti in collaborazione con Regione, Nexus ed Iscos riguardanti lo Sviluppo del movimento cooperativo e l’accesso al lavoro per giovani e donne . Progetti a sostegno dello sviluppo di un'economia solidale alternativa per una società più inclusiva. La collaborazione con la Regione Emilia Romagna è terminata quando la Regione decise di togliere il Brasile dall’elenco dei paesi a cui dedicare progetti regionali.
In questi anni aderirono al Comitato, condividendone gli obiettivi ed il lavoro le Amministrazioni comunali di Lugo, Dozza, Castel Bolognese, Castel del Rio.
Sono passati dal Centro di formazione migliaia di giovani e donne che hanno frequentato i vari corsi formativi e che con l’aiuto dell’equipe della scuola sono stati avviati ad un lavoro, o a costituire una piccola impresa con l’aiuto del microcredito e l’adesione alla rete di economia solidale.



PROGETTI DEL COMITATO IN SENEGAL
Sintesi del progetto
ESSERE Donna
Empowerment femminile in Senegal
Progetto promosso da COSPE con i partners:
- Comitato solidarietà per São Bernardo ODV
- Fédération des Associations Féminines du Sénégal (FAFS)
- Association Juristes Sénégalaises (AJS)
- Région Médicale de Sedhiou – Ministère de la Santé et de l’Action sociale
- Centro Salute Globale (CSG) - Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
- Cellule de Suivi Opérationnel des Programmes de Lutte contre la Pauvreté (CSO – PLCP) -
- Ministère de la Femme, de la Famille et du Genre
Località di realizzazione: Senegal - Regione di Sédhiou, Dipartimenti di Sédhiou, Bounkiling e Goudomp
Durata: 3 anni a partire dal 1 novembre 2019
Descrizione dell’iniziativa: ESSERE Donna in Senegal è ancora una sfida, soprattutto nelle regioni rurali caratterizzate da una cultura patriarcale particolarmente ostile alla concessione di alcuni diritti alle donne, compreso quello della salute, e da servizi sanitari non sempre adeguati ed aggiornati. I principali problemi socio-sanitari rilevati nella Regione di Sédhiou sono mortalità materno-infantile, diffusione di malattie trasmissibili e non, matrimoni precoci, violenze.
Le donne hanno spesso numerosi parti, piuttosto ravvicinati tra loro, che espongono la donna a problemi e rischi per la loro salute.
Durante e dopo la gravidanza le visite pre e post-natali sono irregolari e lo stesso parto è spesso eseguito in casa, senza assistenza sanitaria adeguata. Andando ad analizzare le determinanti culturali, si scopre che nella cultura Mandinga, maggioritaria nella regione, il parto viene nascosto fino a fase avanzata per paura di influssi negativi e che il parto in ospedale è segno di debolezza.
Per quanto riguarda le determinanti economiche, si continua a rilevare difficoltà a sostenere le spese mediche nonché i costi per raggiungere le strutture stesse, in mancanza anche di un sistema generalizzato di copertura assicurativa sanitaria e di un servizio sanitario pubblico di qualità. Sédhiou è una delle regioni più povere del paese e si estende tra l’enclave del Gambia e la Guinea Bissau. Creata nel 2008, non dispone ancora dell’insieme delle strutture e servizi sanitari previsti a livello regionale. Inoltre, il ruolo e contributo delle autorità locali come definito dal processo di decentralizzazione (tra cui gestione e manutenzione delle strutture) non sembra ancora completamente applicato.
Sul piano del sistema sanitario e della governance, esiste un deficit sia d’infrastrutture, attrezzature e personale qualificato notevole rispetto alle norme nazionali e dell’OMS. Il personale medico non è numericamente sufficiente e alcune qualifiche non sono disponibili. Il deficit riguarda principalmente i profili specializzati, soprattutto in ambito pediatrico e ginecologico.
Il sistema sanitario ha enorme difficoltà ad attirare a Sédhiou personale qualificato a causa dell’isolamento della Regione, delle deboli opportunità economiche non sufficientemente bilanciate da incentivi retributivi e della mancanza di attrezzature che rende impossibile l’espletazione di alcune prestazioni. Allo stesso modo, il sistema di approvvigionamento in medicinali non ha raggiungo ancora un’efficacia soddisfacente nonostante esistano delle misure sociali per la gratuità delle cure. In questo complesso quadro, un servizio alternativo è quello fornito dai guaritori tradizionali che hanno il vantaggio di essere disponibili a prossimità, accessibili a minor costo e culturalmente accettabili.
Il tutto in un quadro che vede una debole partecipazione della donna ai processi decisionali e mancanza di autonomia sulla gestione di risorse economiche da destinare alla salute. Cambiare questa geometria attraverso mirate azioni di negoziazione e advocacy permette alle donne di essere protagoniste delle scelte che le riguardano e migliorare la propria salute.
Dagli elementi raccolti nel need assessment, è emersa una forte interrelazione tra le diverse cause alla base dei problemi identificati ed è quindi evidente che bisogna intervenire su più fronti.
In tal senso, il progetto contribuisce al miglioramento della salute delle donne (obiettivo generale) aumentando l'esercizio dei diritti legati alla salute delle donne nelle tre località target utilizzando la metodologia partecipativa dei “gruppi risorsa” che mette al centro dell’azione la donna, il cui benessere, specialmente fisico, rappresenta il focus dell’intervento.
Grazie a questa metodologia si creano alleanze tra le donne e tra quest’ultime e le comunità e le istituzioni che permettono una migliore risoluzione dei problemi, cui si associa accompagnamento tecnico specializzato.
SINTESI DEI PROGETTI REALIZZATI IN CASAMANCE SENEGAL NEGLI ULTIMI ANNI E PROGRAMMAZIONE FUTURA FINO AL 2020
Dal 2002 sosteniamo in collaborazione con l’ ONG Cospe e la Regione Emilia Romagna, progetti in Africa, precisamente nella regione della Casamance a sud del Senegal
Il progetto lanciato in maggio 2016,” AFNut ( Action Féminine pour la nutrition)”, dopo un periodo preparatorio ha concluso il suo secondo anno di esecuzione sul territorio a fianco delle delle donne del dipartimento di Kendougou. Ne hanno beneficiato 300 donne “risorsa” formate in sistemi di produzione agroecologica e nelle tecniche di trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli. Le donne risorsa hanno coinvolto 3000 madri di famiglia, 500 produttori dei quali il 75% donne e toccato 30 villaggi. Valutiamo che 100.000 persone abbiano beneficiato indirettamente dell’impatto del progetto. I risultati ottenuti in questo periodo e le pietre miliari posate hanno permesso e permetteranno di arrivare ad un ulteriore miglioramento delle pratiche d’igiene, di alimentazione e di nutrizione portando un cambiamento nelle famiglie e nelle comunità.
Nel 2019 continueremo a sostenere il progetto “Azione femminile per la nutrizione AFNUT” CON IL MACRO OBIETTIVO “ PORRE FINE ALLA FAME, RAGGIUNGERE LA SICUREZZA ALIMENTARE, MIGLIORARE LA NUTRIZIONE E PROMUOVERE UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE.
Il progetto è stato approvato e cofinanziato dalla regione EMILIA ROMAGNA.
"L'altra metà del mare"
L’altro progetto “L’altra metà del mare” conclusosi lo scorso anno, era rivolto alle donne trasformatrici di pesce nella comunità di Kafountine attraverso un percorso di alfabetizzazione di 144 ore di lezioni al mese secondo il calendario lunare, che influisce sulla presenza di pesce e quindi sulla possibilità per le donne di acquisire competenze tecniche e di gestione collegate con l’attività di trasformazione. Parallelamente è prevista una formazione tecnica e manutenzione delle attrezzature installate e una formazione finanziaria. Il progetto prevedeva anche un accompagnamento ed un monitoraggio per la messa in opera di un fondo di tesoreria e una formazione in tecniche di marcketing.
Per migliorare qualitativamente e quantitativamente la capacità di produzione attraverso tecniche ecologicamente sostenibili, è stata prevista la costruzione di un magazzino di stoccaggio, l’elettrificazione del sito e la fornitura di piccole attrezzature.
Gli operatori in loco del Cospe , nostro partner , ci hanno comunicato che le attività di costruzione ed elettrificazione del sito hanno risentito dei tagli del budget sul progetto ed i lavori hanno subito un forte rallentamento . Grazie al cofinanziamento del nostro Comitato è stato possibile recuperare parte del budget necessario per completare la struttura. Ne siamo fieri! Quest’attività lavorativa per le donne si tradurrà in un miglioramento della vita di numerosissime famiglie e soprattutto dei bambini.

Progetto ESSERE DONNA
Nell'ambito del progetto #EtreFemme è stata organizzata una formazione in emergenze neo natali e pediatriche per le ostetriche e gli infermieri dei distretti sanitari di Bounkiling e Sedhiou.
La grande squadra di formatori è composta dai specialisti del Ministero della Salute Senegalese, da esperti della Regione Medica di Sedhiou e Kolda e dai formatori del CSG (Centro Salute Globale) di Firenze in Italia.
Il progetto, per la promozione dei diritti della salute sessuale e riproduttiva delle donne, è finanziato dalla
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed è attuato da COSPE onlus, Association des juristes Sénégalaises, #FAFS (Federazione delle Associazioni femminili del Senegal), Région Médicale Sédhiou, Ministère de la Femme de la Famille du Genre de la Protection des Enfants e il #CSG (Centro Salute Globale). Cofinanziato da Comitato Sao Bernardo ODV, IncontraDonna Onlus.